INTRODUZIONE.
La
valorizzazione di un business, ottenuta mediante la redazione di un
conto economico, di una struttura di capitale e di un’analisi di cash
flow, sebbene permetta una rappresentazione numerica dello stato
economico dell’azienda, ha il difetto di non rappresentare quello che
è l’ambiente interno ed esterno in cui essa opera.
Per
una corretta comprensione delle scelte che si proporanno nella
quantificazione del business motori, diventa necessario
presentare gli elementi interni ed esterni che lo compongono:
l’organizzazione (presentata nel capitolo precedente), i prodotti, i
clienti e i concorrenti diretti.
Questo
capitolo si prefigge l'obiettivo di presentare i prodotti dell’Engine
business unit in rapporto allo specifico mercato cui si riferiscono,
tenendo presente che combinare le due dimensioni dell’offerta
prodotti e della domanda permette di raggiungere un duplice
scopo:
I. consente di comprendere realmente la natura dei prodotti venduti
dall’ Iveco e il bisogno a cui danno risposta;
II. il binomio prodotto/mercato facilita la comprensione della
dimensione strategica delle opportunità di crescita del business.
Per
completamento, si riportano anche cenni sulle tecnologie che l’Iveco
Engine business unit impiega nei suoi prodotti, che costituiscono la
base del vantaggio competitivo di differenziazione tecnologica
permettendo di offrire un valore significativamente e durevolmente
superiore a quello della concorrenza.
3.1
I PRODOTTI DELL’ENGINE BUSINESS UNIT.
I
prodotti creati dall’E.b.u. sono motori diesel con elementi forti di
competitività tecnologica, che soddisfano differenti necessità
d’utilizzo.
I
motori Iveco danno vantaggio competitivo sia a coloro che se ne servono
nell’espletamento della propria attività, sia a chi li impiega per la
propulsione dei veicoli che produce.
I
motori, riferendosi all’uso che le business unit in Iveco ne fanno nei
veicoli industriali che producono, possono essere divisi in tre
categorie[1]:
·
leggeri, costituiti dalla serie 8100 (montati sul nuovo Daily);
·
medi, formati dalla serie 8000 e dalla serie 8300 ;
·
pesanti, con la nuova gamma Cursor; il Cursor 8
sostituisce il modello 8460 ed il Cursor 10 sostituisce il 8210 (modelli
che però sono ancora commercializzati); il Cursor 13 verrà venduto a
partire dal primo semestre del 2001.
I
motori che presento sono quelli che attualmente la Engine business unit
produce nei suoi stabilimenti di Foggia,Bourbon Lancy e Torino.
Essi
sono presentati considerando i fattori che ne determinano il valore
competitivo per l’utente finale e per il cliente diretto,
formato dalle aziende che scelgono i motori Iveco E.b.u. come propulsori
per i propri veicoli industriali e per tutte le altre applicazioni
Industrial, Marine e di Power Generation.
3.1.1
SERIE 8000.
La
serie 8000 è formata da motori adatti ai veicoli industriali per il
trasporto nella media distanza.
La
gamma è composta da 6 versioni con range di potenza da 120 a 270, a 4 o
6 cilindri, sovralimentate con turbo ed intercooler; dotati di
turbocompressori con valvola “waste-gate” per la erogazione della
coppia a bassi regimi e per aver dei consumi contenuti. La potenza
massima è erogata a 2700 giri/min; la coppia massima è ottenuta a 1400
giri/min, per permettere prestazioni efficienti in condizioni di guida
differenti: a pieno carico ed in condizioni di maneggevolezza per avere
potenza ed economia d’esercizio.
Le
caratteristiche costruttive principali sono: pistoni con struttura
rinforzata; camere di combustione ottimizzate per avere elevati
rendimenti termodinamici; turbine a bassa inerzia per aumentare la
“ripresa” in fase di accelerazione; la valvola “wast-gate” messa
sul circuito di sovralimentazione per controlla la sovrapressione e
permette di avere una erogazione della coppia migliore ai bassi regimi.
3.1.1.1
IL CLIENTE PREFERENZIALE.
I
motori della serie 8000 vengono trasferiti all’Iveco medium business
unit e diventano componenti del valore che questa da agli utenti finali
con i mezzi industriali della famiglia Eurocargo.
Prestazioni
ai vertici della categoria ed un’eccellente elasticità di marcia,
accoppiata ad un uso minore del cambio, diventano un valore per
l’utente finale, che si traduce in maggiore confort di viaggio unito a
consumi ridotti.
La
predisposizione per il sistema di diagnostica informatizzata
“Modus”, che permette ai centri d’assistenza specializzata di
individuare con precisione gli interventi da effettuare senza possibilità
di errore, con la minimizzazione dei tempi di fermo macchina; il
rispetto delle più avanzate normative europee sul contenimento delle
emissioni di scarico[2],
sono fattori che accrescono la competitività del prodotto segeundo la
necessità di dare al cliente un valore che soddisfi appieno le sue
esigenze.
I
motori sono impiegati dai clienti che si occupano della fabbricazione di
veicoli agricoli ed industriali (New Holland e Hitachi), e da coloro
che, rivolgendosi ad A.i.f.o. applicazioni industriali, possono
richiedere la modifica del motore standard secondo le proprie esigenze.
La
produzione annuale è di 80.000 unità di cui 30.000 sono destinati ad
A.i.f.o.
3.1.6.4
I VANTAGGI COMPETITIVI.
I
motori di piccola cilindrata a regime elevato dispongono solitamente di
una coppia limitata ai bassi regimi, mentre i motori pesanti, con coppie
elevate fin dai bassi regimi, superano di rado i 2000 giri/min a pieno
carico. I motori Cursor raggiungono alte velocità di rotazione - 2400
giri/min - e una coppia elevata a basso regime. Infatti, sui Cursor 8 e
Cursor 10, la coppia motrice è di 76 kgm già a 800 giri/min., il che
si rivela particolarmente utile nel caso di mezzi destinti a svolgere
servizi non automotive (raccolta rifiuti, betoniere, pompe idrauliche,etc…),
poiché gli azionamenti idraulici esterni possono avvenire a basso
regime. La regolazione elettronica consente di modulare la potenza
erogata sulla presa di forza senza forti variazioni del regime. Tra 800
e 1000 giri/min., la coppia motrice del Cursor 10 è paragonabile a
quella di un motore Iveco 8210 da 13,7 l di cilindrata in versione
"aspirata" o sovralimentata a 300 CV, noto per la sua grande
elasticità di utilizzo. A seconda delle varianti, la coppia massima è
costante in un intervallo di regimi la cui ampiezza può variare da 700
a 1000 giri/min. La potenza massima pure si mantiene costante in un
intervallo compreso tra 400 e 1000 giri/min. Negli impieghi stradali,
queste vaste gamme di regimi utili consentono di limitare il numero dei
cambi marcia e assicurano una grande elasticità di guida.
Le
diverse varianti del Cursor hanno lo stesso peso: 678 kg a secco, pari
ad un rapporto di 1,93 kg/CV per la versione da 352 CV. A parità di
condizioni, il motore 8460 da 375 CV pesa 845 kg, pari ad un rapporto di
2,25 kg/CV. La riduzione di peso di 167 kg va a tutto vantaggio della
portata utile del veicolo.
La
gestione elettronica simultanea del carburante e del turbocompressore a
geometria variabile migliora non soltanto le emissioni, ma anche il
rendimento della combustione, a beneficio dei consumi.
Rispetto ai motori Iveco della generazione precedente, il valore minimo
non è variato in maniera straordinaria: 141,5 g/CVh (192 g/kWh) sul
Cursor contro 143-148 g/CVh sulle diverse versioni dei motori 8360, 8460
e 8210. Di contro, ai regimi elevati e nelle fasi di carico parziale, il
consumo specifico è diminuito sensibilmente, rendendo più facile la
guida economica. A titolo indicativo, al regime di potenza massima, la
riduzione dei consumi di un Cursor 10 rispetto ad un motore 8460 è del
6%.
Essendo
il motore, parte integrante del prodotto veicolare finale, il suo grado
di competitività è legato anche alla soddisfazione dell’utente
finale. La nuova gamma è stata quindi ideata tenendo vincolati anche
gli aspetti tipicamente gestionali rappresentati dagli esborsi di cassa
collegati al prodotto motore da parte del proprietario.
Il
vantaggio economico per l’utente finale è rappresentato, dalla
riduzione del costo totale d’uso, che comprende anche i
costi d’esercizio ed i costi per i ricambi necessari fino al momento
di rivendita come usato.
Gli
aspetti più rilevanti della serie Cursor sono:
o
la riduzione dei consumi del 6%;
o
il raddoppio degli intervalli di manutenzione da 50 a 80,100 mila
km, dati dipendenti dall’utilizzo che il cliente fa del motore e alla
qualità dell’olio impiegato;
o
la riduzione del 30-40 % dei guasti all’anno;
o
la riduzione di almeno il 20% per il peso;
o
il dimezzamento del consumo dell’olio;
o
la riduzione di 6 decibel del rumore pari ad un quarto delle
emissioni rumorose delle serie precedenti (8200 e 8400);
o
la riduzione del 15/20 % dei tempi di manutenzione;
o
una diminuzione del 15% nel numero di componenti, per velocizzare
gli interventi di assistenza e per avere meno ricambi in magazzini;
o
un minore ingombro a fronte di potenze invariate.
3.1.6.5
IL CLIENTE PREFERENZIALE.
I
motori della serie Cursor sono impiegabili in tutti quei campi dove la
potenza è il requisito ricercato per risolvere i problemi dell’utente
finale: trova impiego in campo Automotive, Nautico, e Power Generation
tramite le applicazioni di A.i.f.o.
Per
il mercato Automotive s’individuano i seguenti segmenti di
utilizzazione:
Cursor
8
245 CV per impieghi logistici su tratte brevi;
270
CV per motorizzare veicoli industriali usati per la distribuzione
leggera e municipalità;
310 CV trasporto urbano ed intercity;
352
CV distribuzione nazionale e regionale a corto raggio;
Cursor
10
400 CV propulsore per rotte regionali, nazionali;
430 CV percorsi nazionali ed internazionali piani e misti.
Il
100 % della produzione, per un totale di 40.000 unità comprendenti le
serie 8200 e 8400, è assorbito da Iveco heavy business unit che li
utilizza come propulsori dei veicoli stradali pesanti Eurotech ed
Eurostar.
L’A.i.f.o.
sta allestendo la propria linea produttiva per poterli utilizzare nelle
applicazioni particolari.
3.2
Gli elementi di differenziazione tecnologica.
**La
tecnologia Iveco E.b.u.: intercooler, Common Rail, Sovralimentazione.
3.3
IL VINCOLO NORMATIVO: le norme progressive Euro.
La
regolamentazione europea per i motori diesel sono denominate con le
sigle Euro I,II,III,IV,V dove i valori numerici indicano la progressione
temporale di attuazione.
Il
processo di combustione che avviene in un motore diesel, ottenuto con
tecnologie più o meno innovative, si basa sulle seguenti reazioni
chimiche:
reazioni
chimiche del gasolio
come
noto, a destra delle frecce di reazione sono presenti i prodotti chimici
della combustione.
Le
norme deliberate dall’Unione Europea pongono delle limitazioni
quantitative alle emissioni combustive del gasolio; i valori sono
misurati utilizzando il motore secondo dei cicli di test standardizzati,
che permettono la uniformità della valutazione.
Nella
tabella seguente sono presentati i valori limite delle emissioni
standard e le date in cui le norme progressive vengono attuate:
Emissioni
standard per i motori standard in [g/kWh].
Norma
|
Categoria
|
Data
|
CO
|
HC
|
NOx
|
PM
|
Data
|
Euro
I
|
<85 kW
|
1992
|
4,5
|
1,1
|
8,0
|
0,612
|
1992
|
>85kW
|
1992
|
4,5
|
1,1
|
8,0
|
0,36
|
1992
|
Euro II
|
|
1996
|
4,0
|
1,1
|
7,0
|
0,25
|
1996
|
|
1998
|
4,0
|
1,1
|
7,0
|
0,15
|
1998
|
Euro
III
|
|
1999
|
1,5
|
0,25
|
2,0
|
0,02
|
1999
|
|
2000
|
2,1
|
0,66
|
5,0
|
0,1
|
2000
|
Euro
IV
|
|
2005
|
1,5
|
0,46
|
3,5
|
0,02
|
2005
|
Euro
V
|
|
2008
|
1,5
|
0,46
|
2,0
|
0,02
|
2008
|
Nel
1999 il Parlamento Europeo ha adottato lo standard Euro III, ed ha
fissato le date d’attuazione per gli standard EURO IV ed EURO V nel
2005 e 2008.
3.4
LE
NUOVE GAMME: differenziazione del prodotto per il
vantaggio competitivo.
La
necessità del rispetto delle norme progressive antinquinamento Euro
poteva essere colta in Iveco E.b.u. in due modi:
1.
rinnovando il prodotto esistente;
2.
creando famiglie
nuove di motori per ognuna delle tre categorie (leggeri, medi, pesante),
rispettose dei vincoli futuri.
La
strategia adottata è stata la seconda, sia per sfruttare l’occasione
di creare più valore per il cliente finale (individuato nelle seguenti
componenti: minori consumi, maggiori prestazioni, maggior confort, più
affidabilità, gestione economica e automatizzata) soddisfatto di
acquistare un prodotto più performante tecnicamente ed economicamente,
sia per fare in modo che la nuova tecnologia diventi il know-how di base
per i motori futuri.
Attualmente
il rinnovamento ha interessato la gamma pesante, mentre i prodotti
destinati alle altre due sono in fase di progettazione e precollaudo con
un fine programma previsto per il 2003.
3.4.1
LE STRATEGIE DI PRODOTTO.
L’obiettivo
competitivo del prodotto motore è l’eccellenza, perseguibile:
o
rinnovando la gamma dei motori
destinati al settore Automotive (che rappresenta il core business
dell’Engine business unit) con possibilità di modificare le
caratteristiche standard direttamente in linea di produzione a seconda
delle esigenze del cliente, investendo l’Application Engineering del
ruolo di collegamento tra la divisione e le piattaforme produttive e
facendo uso di ingegneria avanzata per offrire al cliente soluzioni
innovative e dedicate (completando il soddisfacimento del cliente: prima
durante e dopo);
o
creando prodotti mirati alle quattro mission
individuate a livello organizzativo; un rilievo particolare è dato alla
Power Generation (per la quale è previsto un incremento di fatturato di
almeno 100 Mld di £ nei prossimi tre anni con la possibilità di
alleanza con players esterni).
La
B.U. deve quindi portare avanti il programma di sviluppo e
industrializzazione dei nuovi prodotti, che prevede un investimento
globale superiore a 800 ML d’euro con investimento per ricerca e
sviluppo di 45 ML e per industrializzazione di 125 ML. Questi
investimenti serviranno per disporre di una gamma più ampia,
specializzata e competitiva, rispettando i vincoli legislativi sulle
emissioni inquinanti che entreranno in vigore dal 2005 (Euro IV) per i
veicoli commerciali, e dal 2002-2003 (Tier 2) per le macchine agricole.
3.4.2
MOTORI
AUTOMOTIVE E STANDARD.
Entro
due o tre anni si completerà il rinnovamento dei prodotti Iveco
iniziato con la progettazione e la commercializzazione del Cursor 8 e
10; parlare di rinnovamento non è però corretto perché, i propulsori
in fase lancio sono nuovi nella progettazione, nella concezione,
nell’uso di nuovi materiali e componenti con l’applicazione di nuove
tecnologie e dell’elettronica integrata.
3.4.2.1
GAMMA LEGGERI.
Prevede
la industrializzazione di due nuovi motori a 4 cilindri, con potenze da
70 a 135 kW che verranno prodotti nello stabilimento di Foggia da fine
2001 (2,3 l) ed inizio 2003 (3,0 l).
3.4.2.2 GAMMA MEDI.
Nel
futuro di questa gamma c’è la “New Engine Family” nata dalla
strategia che viene perseguita in Iveco E.b.u., come il rinnovamento
dell’assetto organizzativo e l’investimento importante sul prodotto,
al fine di dotarla delle caratteristiche di pronta risposta alle
esigenze dei mercati specifici.
La nuova famiglia
sviluppata nell’ambito dell’ E.E.A.[3]
denominata TECTOR sarà composta da motori a 3,4 e 6 cilindri e 2
o 4 valvole per cilindro con cilindrata unitaria da 1 litro per cilindro
(corsa 120mm) sia ad iniezione meccanica che elettronica.
Le potenze
coperte dalla gamma partiranno dai 38 kW del 3 cilindri per raggiungere
i 202 kW del 6 cilindri per ottenere un rapporto potenza/cilindrata pari
a 34 kW/litro che si porrà come standard di sfruttamento della
dieselistica moderna.
La coppia partirà
dai 184 Nm per il più piccolo tre cilindri, fino ai 950 Nm del top
gamma il sei cilindri con quattro valvole.
I benefici per
l’utente saranno individuabili in:
·
Installazione, la compattezza dei nuovi motori favorisce lo sfruttamento degli spazi
all’interno delle strutture con ricadute favorevoli del lay-out
d’assemblaggio per i clienti produttori di veicoli industriali;
·
Predisposizioni, facilitando ed incrementando la capacità di interfacciamento del
prodotto con i sistemi esterni: le frangiature sul carter posteriore
(SAE1,2 e 3) per prese di forza di elevata potenza, gli attacchi per
pompe idrauliche (SAE A e B), le nuove predisposizioni per il montaggio
di compressori d’aria, d’impianti di condizionamento e
riscaldamento, nonché gli allacciamenti per scambiatori di calore.
Inoltre la scelta dimensionale degli accessori e fatta considerando vari
livelli di protezione: tutelare il prodotto da infiltrazioni di sabbie,
calci od umidità, elementi contaminanti dell’ambiente in cui operano
le macchine edili e del movimento terra, scelta di coppe di varia
profondità profilo e posizione che agevolano il montaggio del motore
all’interno dei vincoli strutturali, garantendo il funzionamento in
continuo con inclinazioni di 35° in qualunque direzione; garantire l’avviabilità
in climi freddi con il preriscaldamento dell’aria tramite una piastra
elettrica inserita nel collettore d’aspirazione.
·
Tecnologia, in cui l’elettronica motoristica rappresenta un elemento chiave nella
creazione di valore per il cliente. Le motorizzazioni al top della gamma
disporanno di sistema di iniezione elettronico Common Rail[4]
e turbosoffianti a geometria variabile. La centralina di controllo
motore ECU (Engine Control Unit) viene montata direttamente sul motore
con una piastra d’attacco, attraverso la quale circola il combustibile
che raffredda la centralina stessa, e protetta dalle vibrazioni del
motore grazie a tasselli elastici.Il computer gestisce numerose
funzioni:
o
supporta
la diagnostica memorizzando ogni anomalia di funzionamento; in caso di
anomalia il computer “auto protegge” il motore ed attua la procedura
“limp home” che permette di continuare il lavoro con prestazione
ridotte o di portare il mezzo ai centri di assistenza specializzati;
o
crea
un “diario di bordo” che memorizza i numerosi parametri di normale
funzionamento (ad es. la temperatura del refrigerante e dell’olio di
lubrificazione, la pressione) informazioni indispensabili in caso di
assistenza cliente trasferibili via cavo o tele ad elaboratori esterni;
o
permette
l’interfacciamento con elaboratori esterni che controllano altri
organi del sistema completo come ad esempio l’accoppiamento con centri
di controllo per sistemi idraulici evoluti (ad es. pompe a cilindrata
variabile) consentendo di utilizzare al meglio i sistemi in condizione
di massima efficienza[5];
può essere interfacciato con sistemi antifurti ed integrato con il
software per l’assistenza specializzata.
·
Rispetto ambientale, con emissione nocive ben al di sotto dei limiti
d’inquinamento Tier2 previsti dalla legislazione europea (EuroIV e V)
ed americana (CARB, EPA). I motori sono stati progettati in funzione
d’eventuali adeguamenti da apportare in caso di restrizioni future delle
norme antinquinamento. La rumorosità presenta un livello di soli 91dBa
a regime di potenza massima e ad 1 metro di distanza, raggiunta
sfruttando la flessibilità del sistema d’iniezione e con interventi
progettativi sulla struttura di base. Altre sorgenti di rumore causate
dagli accoppiamenti cinematici sono minimizzate con denti ad ampio
profilo di contatto, con il vantaggio di ridurre anche la sollecitazione
e l’usura delle superfici interessate. La equilibratura del motore,
ottenuta con masse controrotanti sui 4 cilindri o con particolari
profili degli alberi, limita la rumorosità d funzionamento e diminuisce
le inerzie cinematiche, aumentando la durata dei componenti e
migliorando il comfort del cliente finale.
·
Diminuzione dei costi operativi, ottenuta mediante un’ingegneria rivolta al
cliente, realizzata in Iveco dalla presenza del Field Engineer che porta
in fase d’ideazione prodotto le osservazioni del cliente finale.Il
dimensionamento strutturale integrato da nervature, piastre di
collegamento e manovellismi ad elevata rigidezza di banco, hanno
consentito tolleranze ridotte limitando i giochi e la rumorosità e
minimizzando i consumi d’olio ed i relativi costi, prolungando gli
intervalli di manutenzione ad almeno 500 ore. Filtri a montaggio
verticale, coppie d’olio con scarico ecologico e scambiatori di calore
per l’olio motore che lavorando a temperature ottimali, riducono i
costi operativi e semplificano la manutenzione (il lubrificante mantiene
più a lungo le sue caratteristiche).
La
gamma sarà prodotta nello stabilimento di Torino a partire dall’anno
2001 per gli usi automotive, successivamente per gli usi speciali e per
il free market.
3.4.2.3
GAMMA PESANTE.
A
partire dall’anno 2001 la gamma sarà completato con il Cursor 13
motore che, rispecchiando le caratteristiche della famiglia, sarà
prodotto in versioni con potenze dai 460 ai 540 CV.
Il
motore sarà utilizzato dai clienti quali la Heavy b.u. (Eurostar), dai
clienti diretti dell’E.b.u. (NHolland,…) e dal free market gestito
dall’Aifo (dopo lo sviluppo delle applicazioni specifiche).
3.5
I motori per le applicazioni Agricolture,
Power Generation e Marine.
La
strategia di prodotto evidenzia come sia sufficiente adattare i motori
destinati all’Automotive ma bisogna orientare il prodotto alle
necessità di ciascun settore su due direzioni:
o
sviluppando
il motore tenendo presenti tutte le possibili applicazioni;
o
evolvendosi
dalla figura di trasformatori, diventando padroni delle
competenze ed acquisendo aziende specializzate nei vari settori che
portino know-how e una rete di distribuzione ed assistenza estesa a
livello mondiale (risolvendo il problema della specializzazione
Automotive della rete attuale).
La
nuova famiglia di motori, destinati prevalentemente agli impieghi di
Power Generation ma utilizzabili anche dai clienti del settore
Industrial e Marine, sarà costituita da propulsori a 6, 8, 12 cilindri
a “V” con potenze da 300 a 1200 kW.
I
motori saranno prodotti nello stabilimento di Torino a partire dal 2003.
Attualmente
sono allo studio della
Piattaforma V costituita per lo sviluppo della gamma.
3.6
I CLIENTI.
Il
mercato di riferimento dei motori si può suddividere in grandi
costruttori (di cui Iveco fa parte sia come azienda produttrice di
veicoli ad uso industriale insieme a terzi) ed in free market
rappresentato dai clienti di A.i.f.o. società controllata che si occupa
della trasformazione dei motori standard, modificandoli a seconda
dell’esigenze dei singoli clienti.
CLIENTI
|
|
Volumi
|
Valore
(ML
Euro)
|
|
Iveco
|
148.000
|
650
|
Fiat
|
95.000
|
250
|
Case
New Holland
|
55.000
|
100
|
Hitachi
|
2.000
|
10
|
Irisbus
|
2.000
|
10
|
Renault
|
84.000
|
217
|
Free-market
|
A.i.f.o.
|
40.000
|
240
|
I clienti
dell’Engine business unit
sono divisibili in tre grandi gruppi:
o
l’Iveco,
intesa come l’insieme delle 3 business unit (Light,Medium,Heavy) e
delle divisioni specializzate (antincendio,difesa etc…), che assorbe
il 30 % della produzione (pari a 148.000 propulsori);
o
il
Gruppo Fiat e New Holland, la Renault e l’Hitachi con vendite del 34 %
dei volumi (140.000 unità);
o
terzi,
costituenti il freemaket , che direttamente o tramite A.i.f.o. necessita
di un numero annuo di 122.000 propulsori che rappresenta il 30% della
produzione;
si
nota come circa i due terzi
della produzione motori sia assorbita dall’esterno, confermando il
trend che da 15 anni vede il propulsore diesel porsi come prodotto di
riferimento per il mercato; con l’Iveco prima e la E.b.u. oggi aventi
il ruolo di grande costruttore mondiali.
3.6.1
IL CLIENTE IVECO.
Per
adeguare i prodotti ed in ottica di ottimizzazione della strategia
globale su lungo termine Iveco ha deciso nei primi anni novanta di
creare una nuova generazione di veicoli, la gamma Euro per il traporto
medio e a lungo tratto da aggiungere ai veicoli leggeri Daily e Turbo
Daily ( è di fine decennio la nacita del Nuovo Daily).
Attualmente
la gamma di prodotti veicolari che fa uso dei motori della E.b.u. è
molto diversificata.
Eurostar:
gamma di veicoli pesanti (18-26 ton. di M.T.T[6]
) per i trasporti nazionali ed internazionali a lunga distanza con
l’uso dei motori dai 375 a 520 CV di potenza, che permettono di
raggiungere elevate velocità commerciali con erogazione della coppia a
basso numero di giri per assicurare l’elasticità di marcia e comfort
di viaggio;
Eurotech:
veicoli del segmento medio/pesante con M.T.T da 16
a 26 ton. Impiegati nel trasporto a medio/lungo nazionale ed
internazionale con l’uso di motori da 240 a 429 CV.
Eurocargo:
che costituiscono il segmento basso (da 6 a 10 ton. di M.T.T.) impiegati
nel trasporto a corto e medio raggio con elevata versatilità di
utilizzo grazie alle numerose versioni (oltre 40) disponibili. Con
propulsori da 4 a 6 cilindri sovralimentati con turbocompressore ed
intercooler e range di potenza fra 120 e 270 CV, si adeguano alle
diverse condizioni di marcia con un minor uso del cambio che si traduce
in consumi minori ed in un maggiore comfort di marcia.
Daily:
i veicoli leggeri (da 2,8 a 6 ton. di M.T.T.) sono leader in Europa nel
loro segmento, (con una quota del 20), e sono veicoli destinati
all’impiego nelle aree urbane. Il loro successo è dovuto alle
numerose versioni adattabili, nell’allestimento, alle esigenze di
varie tipologie di clienti ed alle motorizzazione con motori dagli 80 ai
120 CV di potenza che assicurano:
-elevate velocità commerciali a fronte di consumi elevati;
-maneggevolezza in percorsi urbani e misti
-minor
sollecitazione e minore usura degli organi meccanici;
e
che si traducono in bassi costi di esercizio ed elevata affidabilità
per l’utente finale permettendogli una maggior produttività.
Eurotrakker:
è la gamma di veicoli industriali dai 24 alle 40
tonn. di M.t.t. rivolta ai clienti che, operando in condizioni gravose
di carico e mobilità, necessitano di prodotti con elevata robustezza e
funzionalità di movimento.
La
gamma è equipaggiata con motori evoluti a 6 cilindri in linea
sovralimentati con intercooler. Calibrati in funzione dell’impiego
cava-cantiere, i propulsori necessitano di valori di coppia elevati a
regimi di rotazione bassi. La gamma unisce il vantaggio del confort di
guida con la economia dei consumi. I range di potenza dei motori
applicati va dai 300 ai 470 CV.
Trasporto
Persone: l’Iveco copre l’intera gamma
d’esigenze del settore: autobus urbani, suburbani, interurbani e
granturismo, minibus. I motori di cui necessita devono essere conformi
alle norme europee Euro2 e 3, con range di potenza dai 100 ai 380 CV
adatti ad ogni condizione di utilizzo. Le caratteristiche ricercate nei
propulsori sono : l’elevate velocità con bassi consumi per i tragitti
lunghi-medi; l’elevate accelerazioni a pieno carico per i percorsi
brevi-urbani. Complessivamente il prodotto veicolare deve garantire il
comfort dei passeggeri e deve avere bassi costi d’esercizio.
Veicoli
speciali (Antincendio e Difesa): la
produzione è costituita da veicoli speciali, adattandoli alle
specifiche esigenze del cliente (servizi antincendio, protezione civile,
aeroportuali, accessori agli stabilimenti, di difesa militare).
In
questo segmento prevale la caratteristica funzionale del prodotto; non
sono richieste particolari performance al prodotto ma esso deve
supportare tutte le condizioni d’utilizzo nelle quali il veicolo si
troverà ad operare.